Il naso è la caratteristica centrale del viso ed influenza notevolmente l’intera immagine del nostro aspetto. Spesso un naso sgradito squilibra il viso e la sua armonia. La chirurgia plastica correttiva del naso, nota anche come rinoplastica, è una delle procedure più comuni ed eseguite in tutto il mondo. E’ in grado di riarmonizzare il naso con le altre componenti del volto per ristabilire un nuovo e migliore assetto. E’ una procedura che richiede un’elevata preparazione nonché esperienza da parte del chirurgo. Oltre ad essere richiesta per ragioni estetiche, la rinoplastica può anche essere utilizzata per correggere problemi respiratori e contribuire ad alleviare i sintomi di apnea del sonno.
Prima di sottoporsi all’operazione, il paziente dovrà osservare alcuni accorgimenti e procedere con le indicazioni fornite dal chirurgo:
una buona prassi è quella di inviare in anticipo, ovvero prima della visita specialistica, le foto del proprio naso, da diverse angolazioni in modo tale da pianificare in modo ottimale l’esito dell’intervento.
eseguire in anticipo gli esami del sangue, PT (coagulazione), elettrocardiogramma e spirometria. Questi esami servono per valutare lo stato di salute prima di sottoporsi all’intervento. Se non dovesse essere possibile effettuarli in Italia, allora si provvederà ad eseguirli in clinica.
evitare di prendere il raffreddore perché bisogna affrontare l’operazione in condizioni di buona salute. Evitare di fumare poiché il fumo aumenta l’incidenza di alcuni rischi della chirurgia in generale.
alcuni farmaci antinfiammatori come l’aspirina (acido acetilsalicilico) possono aumentare il rischio di sanguinamento. Riportare al chirurgo ogni eventuale tipo di farmaco che si sta assumendo.
L’obiettivo del Prof. dott. Gjuric, otorinolaringoiatra e chirurgo estetico, consiste nella creazione di un naso che sia equilibrato con i tratti del volto del paziente affinché il risultato finale possa sembrare assolutamente naturale. Il chirurgo esaminerà accuratamente le strutture nasali interne e le diverse componenti, come lo spessore e l’elasticità cutanea, la qualità della pelle, la forma e la dimensione del naso, il rapporto di questo con gli altri piani del viso e la sua architettura ossea. La simulazione al computer permette di comunicare in modo interattivo con il paziente e anche per presentare i cambiamenti di aspetto che dovrebbero essere previsti dopo l’intervento di rinoplastica. Inoltre, il paziente dovrebbe riportare eventuali fattori rilevanti di storia clinica. E’ importante che il chirurgo estetico conosca bene l’anamnesi del paziente. Al termine della visita, il chirurgo estetico illustrerà tutte le caratteristiche dell’intervento, gli accorgimenti del post-operatorio, rischi e complicanze possibili. La visita viene eseguita al momento dell’arrivo del paziente in clinica. Se la valutazione complessiva del chirurgo è positiva allora il paziente può essere operato il giorno successivo.
La tecnica di rinoplastica impiegata dipende dal tipo di difetto da correggere. Il modellamento del naso normalmente comprende la correzione del dorso, delle cartilagini alari e triangolari. Inoltre si dovrà rielaborare la quantità di tessuto adiposo presente nella punta. Nel caso di interventi di correzione delle narici, ad essere ridimensionata è la base della cartilagine alare. Il rimodellamento della columella avviene tramite la rimozione di un segmento del tratto membranoso. Durante l’operazione, inoltre, possono essere corrette eventuali deviazioni del setto nasale lavorando sulle componenti ossee.
La tecnica di rinoplastica nota come “aperta” comporta incisioni esterne oltre a quelle interne in modo tale da esporre al chirurgo un accesso alle strutture anatomiche interne del naso. Tipicamente le incisioni sono realizzate alla base delle narici e sotto la columella.
Questa tecnica viene realizzata per i casi più difficili. Le incisioni esterne lungo la base delle narici costituiscono il principale svantaggio di questa tecnica in quanto queste lasceranno delle cicatrici, il più delle volte, non molto visibili con uno sguardo generale al viso.
Questa tecnica consente di operare con una maggior precisione per eseguire modifiche simmetriche sui due lati del naso. Infatti, ogni modifica della struttura dello scheletro nasale (riduzione, aumento, correzione) dovrebbe lasciare elementi simmetrici sue due lati. Ciò è più facilmente ottenibile mediante la rinoplastica aperta, proprio perché consente di apportare ogni modifica sotto la diretta visione. Inoltre, vi è la possibilità di modellare la forma del naso inserendo e fissando innesti di cartilagine. L’inserimento di questi ultimi, in diverse sedi dello scheletro nasale, consente di modificarne sia la forma, sia la funzione. La forma della punta, ad esempio, può essere maggiormente definita mediante l’integrazione con innesti. La rinoplastica aperta consente di prelevare in modo preciso la cartilagine dal setto e di posizionare gli innesti nelle diverse sedi.
La tecnica di rinoplastica “chiusa” permette di eseguire incisioni esclusivamente dall’interno del naso. La procedura richiede una grande esperienza e conoscenza dell’anatomia osteo-cartilaginea da parte del chirurgo estetico. E’ una prestazione molto complessa ma a beneficiare della stessa sarà il paziente che eviterà la presenza di cicatrici esterne visibili. Un ulteriore vantaggio è quello di poter rimodellare elegantemente le dimensioni, angoli, curve e proporzioni del naso. L’intervento è generalmente eseguito in anestesia totale; viene attuata una tecnica di dissezione delicata con strumenti di alta precisione. Altre misure vengono impiegate per ridurre al minimo il gonfiore. Dirigiamo i nostri sforzi per migliorare e abbreviare il periodo di recupero.
La rinoplastica funzionale è rivolta a ricostruzioni nasali più elaborate, come ad esempio deviazioni del setto nasale attribuite a traumi avvenuti in età infantile oppure adulta o ad anomalie congenite che, nella maggior parte dei casi, comportano serie difficoltà respiratorie. In tal caso l’intervento di rinoplastica è necessario per ricostruire le strutture scheletriche interne del naso. Tipicamente, la cartilagine viene raccolta dall’interno del naso e utilizzata per questo scopo. Se dovesse essere indispensabile del materiale di trapianto aggiuntivo, la cartilagine può essere prelevata dall’orecchio o dalle coste. Questo richiederebbe tempo operatorio supplementare ma il disagio o il tempo di recupero complessivo non sono sostanzialmente interessati. Gli innesti di cartilagine dall’orecchio e dalle coste sono anche utilizzati nella cosiddetta rinoplastica di revisione. Quest’ultima è un intervento che viene eseguito per correggere un naso già operato in precedenza. Si tratta di un intervento tecnicamente molto più impegnativo rispetto alla prima operazione ricevuta e richiede una grande esperienza da parte del chirurgo.
Solitamente, al termine dell’operazione verranno posti nel naso del paziente dei tamponi per evitare il sanguinamento. All’esterno, invece, verrà applicata una leggera ingessatura. I tamponi saranno tolti il giorno successivo, mentre il gesso dopo circa una settimana. La tecnica di rinoplastica nota come “aperta” comporta incisioni esterne oltre a quelle interne in modo tale da esporre al chirurgo un accesso alle strutture anatomiche interne del naso. Tipicamente le incisioni sono realizzate alla base delle narici e sotto la columella. Questa tecnica viene realizzata per i casi più difficili. Le incisioni esterne lungo la base delle narici costituiscono il principale svantaggio di questa tecnica in quanto queste lasceranno delle cicatrici, il più delle volte, non molto visibili con uno sguardo generale al viso. Questa tecnica consente di operare con una maggior precisione per eseguire modifiche simmetriche sui due lati del naso. Infatti, ogni modifica della struttura dello scheletro nasale (riduzione, aumento, correzione) dovrebbe lasciare elementi simmetrici sue due lati. Ciò è più facilmente ottenibile mediante la rinoplastica aperta, proprio perché consente di apportare ogni modifica sotto la diretta visione. Inoltre, vi è la possibilità di modellare la forma del naso inserendo e fissando innesti di cartilagine. L’inserimento di questi ultimi, in diverse sedi dello scheletro nasale, consente di modificarne sia la forma, sia la funzione. La forma della punta, ad esempio, può essere maggiormente definita mediante l’integrazione con innesti. La rinoplastica aperta consente di prelevare in modo preciso la cartilagine dal setto e di posizionare gli innesti nelle diverse sedi.
Il paziente potrà apprezzare un primo esito della rinoplastica dopo circa 15-20 giorni. In ogni caso, sarà necessario attendere circa 6 mesi per ammirare il risultato definitivo. Infatti il lieve gonfiore temporaneo della parte superiore non permette la perfetta visione del nuovo naso. ll risultato della rinoplastica è definitivo e una volta raggiunta la piena guarigione, l’aspetto del naso è da ritenersi permanente.
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